martedì 25 ottobre 2016

(What's this story) Britpop Glory?

TheButterflyEffect
Basta, non se ne può più! Vorrei approfittare di questo spazio per esprimere la mia opinione sulla storia violenta del Brit Pop, in particolare riguardo a due delle migliori band degli anni '90, Blur ed Oasis. 
Io tendo da sempre a rifiutare questa storia della battaglia del brit-pop per diversi motivi; è difficile innanzitutto credere alla maggior parte delle cose che si leggono sulla stampa specializzata, ma questo è sempre stato un difetto del sistema editoriale musicale, sopratutto del Regno Unito. Sostengo semmai che questa guerra Blur vs Oasis a distanza di anni mostri ancora di più tutti i segni dei propri limiti, continuando a danneggiare quella che è una produzione musicale più che interessante e ricca di spunti. E' spiacevole come di fronte a due colossi della musica inglese degli anni '90 il gossip finisca per oscurare il resto, soprattutto il motivo principale della questione e l'unica cosa che conti davvero: la musica. Potremmo discutere per ore sul catalogo delle due band, confrontandone i dischi, i singoli, il percorso, l'estrazione sociale, la provenienza, il muro del suono degli Oasis, gli arrangiamenti più sofisticati dei Blur, imparando a lasciare da parte la storiella dell'odio corrisposto tra personaggi di spettacolo milionari.


Il paragone con i Beatles? Non lo comprendo. Non ho mai capito come si faccia a sostenere che gli Oasis siano la copia dei Beatles. Ironicamente a me sembra tra l'altro che i Blur abbiano più punti in comune con il quartetto di Liverpool rispetto ai mancuniani. Resta il fatto che il gruppo di Damon Albarn abbia comunque sempre avuto una forte impronta personale che li distanzia dalle influenze che di sicuro ci sono. Il concetto di "copia-incolla" di cui vengono spesso accusati gli Oasis è sintomo d'invidia, di odio che genera altro odio oppure c'è gente che davvero non ha mai ascoltato gli Oasis o, peggio ancora, non ha mai ascoltato i Beatles?


Ci sono un sacco di altri gruppi minori appartenenti alla scena brit-pop che in realtà presentano arrangiamenti, suoni e armonie chiaramente prese in prestito dai  Fab Four. 
Ultimo punto fondamentale per me è proprio la cosiddetta scena Brit-Pop in generale. Credo infatti che tolti Oasis e Blur, rimanga poco e niente: una definizione romantica di un bel periodo musicale, senza nulla togliere e con il massimo rispetto verso il resto della scena musicale anglosassone. Semplicemente sostengo che gli Oasis, i Blur e qui aggiungo per forza di cose i The Verve, siano band appartenenti al mondo del rock'n'roll o comunque ad un pop di alta fattura, un mondo ben diverso e lontano dal resto della scena, che mostra un repertorio di tutt'altro respiro. Limitante e forzato inserire questi 3 giganti all'interno di un contesto troppo piccolo.  
Ecco perchè rifiuto l'etichetta Brit Pop, l'odio reciproco e il continuo paragone tra i più grandi gruppi rock inglesi degli anni '90 ed i Beatles. Preferisco piuttosto portare avanti un discorso basato sull'ascolto dei dischi, seguendo una timeline che metta a "confronto" i lavori discografici pubblicati nell'arco della loro ricca e gloriosa vita artistica. 


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